La quattordici

Nella penombra un solo raggio
per annodare la paura d’ ossa e di capelli
e la fatica del passo.
Non voglio essere qui.
 
(E’ difficile stare in un sol posto
quando il tempo va per conto suo
e l’anima sospesa
confonde i sogni con la vita)
 
Vedo suoni
mangio uva dalla natura morta
alla parete
e riempio i miei stivali di pesci
e acqua di mare
mentre la morte, in piedi fra me
e la mia sconfitta
ha una lanterna in mano
e un lungo abito bianco.
 
E io, con occhi trasparenti
non so dove mettere il cuore
e continuo a inventare segreti
e perdoni per le bambole.
 
E non so amare che ombre.
.

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