Ecco, facciamo che eravamo
nel maggio dei gerani
e che ti aspettavo nei soliti gesti
e ridevamo
e c’era cielo per guardare in alto.
E poi, facciamo che tu
non eri morta
_ lo sai, ci casco ancora _
e che non ero io
faccia al muro
in questo gioco balordo
ad aprire gli occhi di colpo
_ Un due tre… stella! _
.
e non trovarti più.
.
.