Rami e silenzi spogli

paura-2-rich-visore

Mi trovo una tana, ogni tanto,
un posto così solitario che anche
le volpi annusano in sospetto.
Disordino intorno a me
le grandi cose e i piccoli niente,
le stagioni dei dispiaceri
tutti gli addii della mia vita
l’erba dolce sul sentiero di casa
e tre piccole foglie d’alloro.

E lo spazio si dilata nella stretta
di tempi imprecisi
perché tutto succede nello stesso
istante. Nello stesso istante
l’uccello muore e vive. E canta.

Siamo noi che ci chiediamo come.

A piedi nudi inseguiremo comete

Mario Jung
18020_466189993452726_166915257_n
Non servirà indugiare in queste scarpe
da cabaret, sulle tavole sconnesse
di vecchi sbagli
né circuire l’oscurità arrogante
che ricompone ossa e stelle
nell’incavo dei gomiti
e desideri insolenti fra le ginocchia.
 
I suoni si perdono nell’afonia
monocorde del lamento
(… cantava il ragazzo della barca
che succhiava la vita alle conchiglie…)
e una fiamma sottile di candela, al buio
squarcia gli occhi come un sole
(…davamo biada e briglia ai cavalli
e pianure aperte e vento alle criniere…)
Un dolore aspro, adesso, selvatico
come erba sdegnata dalle capre.
.
La pace della mente ha passo lungo
e le scarpe hanno suole consumate.
A piedi nudi inseguiremo comete
in questo autunno migratore
e apriremo le ali all’orizzonte
di un cielo largo
che non dà risposte.
 
11 novembre 2006
.

I demoni erano di pessimo umore

iannotti Giuliana
 
.
Stanotte, coi miei due cani e la gatta nera,
sono morta.
(I demoni erano di pessimo umore)
Seduta accanto alla tua assenza
gettavo macchie d’ombra
sui cavalli
cosicché ognuno avesse a sbrogliarsi
con due _ tre _ quattro
ombre in confusione.
I cavalli scartavano
tiravano indietro gli orecchi
mi guardavano storto
e io ridevo gridando
“chiamatemi quando comincia beautiful.”
 
Tu continui a far finta di niente e pensi
“non è mica morta”
allora mi metto lungodistesa dentro
a quest’aiuola
e benché sia davvero così morta
e così lento il tuo respiro, dico
strappandomi rovi
dal cuore
“sto bene, non mi sono fatta niente”.
 
(I demoni sogghignano con tutti i denti rossi)
.

Il tempo della paura

stormo_di_uccelli
Il tempo scandisce le mie rughe
mentre ancora imparo la pioggia.
La luna mi cammina sulla faccia
la paura s’infila nelle mie scarpe
con un riso sgangherato
e mi riempie le mani
di ricci e di terrore.
.
Al di là dell’acqua
oltre l’argine dove le garze
danzano bianchi riti di piume,
la mia anima vegetale
urla con gridi di passero
e si nasconde nel tronco
di un albero cavo.
.
Io, accucciata nell’erba
sono un animale che geme.
.