Lungo il sentiero assiepato

Tu vivi qui, in fondo al viale
dietro alla siepe dove mio padre
nascondeva il suo malamore
e i miei quattro fratelli lustravano
sui rami, le loro piume di maschi
per il tempo dei desideri.
.
Mia madre aveva un grande cappello
calato sugli sguardi
e piedi troppo piccoli per fuggire.
Io, per gioco, lievitavo pane sollevando
nuvole bianche di farina sui miei seni.
Tra noi e la siepe, tre spighe di grano.
.
Tu vivi qui, in fondo al viale, chiuso
nella tua ombra che non cambia direzione.
Hai calpestato il nostro odore
che ancora io cerco dappertutto
e seppellisco matite fra i sassi aspettando
che germoglino parole.
.

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